I Codici di condotta rappresentano strumenti cruciali per assicurare la corretta implementazione delle norme in materia di protezione dei dati personali, poiché tengono in considerazione le peculiarità dei differenti settori di trattamento e le necessità delle micro, piccole e medie imprese.
Lo strumento dei Codici di condotta è stato introdotto dal legislatore europeo proprio al fine di garantire un’applicazione effettiva e coerente del GDPR, applicazione che, in alcuni ambiti più che in altri, risulta da tempo carente. Per tale ragione, in data 21 luglio 2022, un gruppo composto da alcune delle principali associazioni di categoria (Asseprim, AssoCall, ASSOCONTACT, Assotelecomunicazioni, Confcommercio, Confindustria, Data & Marketing Association Italia, Osservatorio Imprese Consumatori), ha pubblicato una proposta di Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling. Il Codice, dopo essere stato sottoposto a consultazione pubblica con i soggetti maggiormente rappresentativi delle categorie interessate, è stato presentato il 10 novembre 2022 all’Autorità Garante. Le principali ragioni che hanno condotto allo sviluppo del Codice sono due:
La necessità di garantire l’applicazione di regole uniformi
L’esigenza di un Codice di condotta deriva sia dalla necessità di prevenire sanzioni che, principalmente, dalla necessità di uniformare l’applicazione delle norme, in un settore, quello del telemarketing e teleselling, che ha visto il succedersi di innumerevoli riforme (basti guardare l’iter che ha condotto, solo nel 2022, all’approvazione del nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni). “L’esigenza di regole di condotta uniformi”, dispone il Codice, “è particolarmente sentita per consentire agli operatori che operino nel rispetto delle regole di poter contare su pari condizioni di mercato e, parallelamente, di recuperare la fiducia degli interessati e la relativa disponibilità all’ascolto”.
L’obiettivo del Codice e l’approvazione del Garante
Obiettivo principale del Codice è quello di fare in modo che aderire allo stesso possa rappresentare un elemento idoneo a dimostrare il rispetto degli obblighi applicabili ai sensi della normativa di riferimento, nell’ottica di accountability del titolare del trattamento.
A tal fine, il Codice:
Il Garante ha riconosciuto tali obiettivi, sostenendo che il progetto di Codice di condotta può realmente contribuire alla corretta applicazione delle norme nel settore del telemarketing e del teleselling e alla tutela dei diritti e delle libertà degli interessati.
Obblighi introdotti dal codice
Le società che aderiranno al Codice, si dovranno impegnare a:
Tali misure sono volte ad assicurare il rispetto della normativa privacy mediante il presidio di tutta la “filiera” del telemarketing. In molteplici occasioni, infatti, l’Autorità Garante ha sanzionato per una gestione dei ruoli carente e per la presenza di un “sottobosco” di call-center abusivi.
Prossimi step
I soggetti aderenti devono adottare tali misure entro il termine di 6 mesi dall’entrata in vigore del Codice di condotta. Prima dell’entrata in vigore del Codice, tuttavia, è necessario che venga completata la fase di accreditamento dell’organismo di monitoraggio da parte dell’Autorità Garante.
Il Codice, infatti, prevede la costituzione di un organismo di monitoraggio che, oltre a verificare e garantire il rispetto delle disposizioni del Codice, avrà la facoltà di:
Una volta conclusa la fase di accreditamento dell’Organismo di monitoraggio e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Codice acquisterà efficacia.
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