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Dal 26 giugno i dati personali di tutti gli utenti di Facebook e Instagram verranno utilizzati per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale generativa (“AI”) di Meta.

La Società californiana è criptica nel descrivere i trattamenti correlati alla “tecnologia AI” utilizzata, così come nell’indicare le terze parti con cui saranno condivisi i dati. Il rischio di violazione della privacy è concreto, tanto che diverse associazioni di categoria si stanno già attivando per sostenere la tutela dei diritti. Nel frattempo, agli utenti dei Social è riconosciuta la facoltà di opporsi: di cosa si tratta? come fare?

 
 
Cosa cambia? La nuova privacy policy di Meta

Nei giorni scorsi Meta Platforms, Inc., società di Mark Zuckerberg a cui fanno capo Facebook, Instagram e WhatsApp, ha iniziato a comunicare ai propri utenti, un bacino composto da circa 4 miliardi di persone nel mondo e 400.000 in Europa, l’aggiornamento della propria informativa sulla privacy.

La comunicazione non è stata oggetto di alcuna campagna divulgativa / chiarificatrice ma è stata veicolata attraverso una semplice notifica (per molti utenti passata quindi in sordina):

Esaminando nel dettaglio le condizioni previste all’interno della nuova versione dell’informativa sulla privacy di Meta, si evince che dal 26 giugno l’azienda ha intenzione di utilizzare post personali, immagini private o dati di tracciamento online, raccolti tramite i Social sin dal 2007, per implementare una non meglio definita “tecnologia di Intelligenza Artificiale”, in grado di processare enormi qualità di dati e di condividerli con terze parti non meglio specificate.

 
Quali criticità? Trasparenza e legittimo interesse in primis

Meta sta sostanzialmente dicendo che può utilizzare ‘qualsiasi dato da qualsiasi fonte per qualsiasi scopo e renderlo disponibile a chiunque nel mondo’, purché sia fatto tramite ‘tecnologia AI’. Questo è chiaramente l’opposto della conformità al GDPR”, ha dichiarato Max Schrems, noto avvocato e attivista austriaco.

Le criticità derivano principalmente dalla mancanza di trasparenza in merito alle operazioni svolte da Meta: “Meta non dice per cosa utilizzerà i dati, quindi potrebbe essere un semplice chatbot, una pubblicità personalizzata estremamente aggressiva o addirittura un drone assassino”, commenta Schrems.

A ciò si aggiunge che la Società con sede a Menlo Park, invece che richiedere un consenso preventivo agli utenti, ha scelto di basare i trattamenti svolti a partire dal 26 giugno sul proprio interesse legittimo, base giuridica da cui deriva, secondo Schrems, “un uso ancora più ampio e aggressivo dei dati personali delle persone”. L’avvocato austriaco ha comunicato, attraverso l’associazione NOYB, di aver già richiesto, ad 11 Autorità di controllo europee in materia di protezione dei dati, l’attivazione di una procedura di urgenza per proteggere i diritti e le libertà degli interessati.

In attesa della pronuncia delle Autorità competenti, gli utenti di Facebook ed Instagram hanno la possibilità di esercitare il diritto di opposizione al trattamento svolto da Meta.

Come fare ad opporsi? La guida step by step

In Europa il GDPR prevede che qualora una Società decida di fondare un trattamento sul proprio interesse legittimo (base giuridica prevista dall’articolo 6 par. 1 lett. f del GDPR), la stessa debba permettere agli utenti interessati di esercitare il diritto di opposizione.

Meta mette quindi a disposizione un apposito modulo per opporsi all’utilizzo delle proprie informazioni personali per sviluppare e migliorare l’intelligenza artificiale della big tech statunitense. A seguire la guida – step by step – per l’opposizione.

STEP 1

  • Accedi al tuo profilo Facebook.
  • Apri il collegamento al modulo per l’opposizione cliccando qui.
 

STEP 2

  • Compila il modulo per l’opposizione nei campi obbligatori, inserendo il Paese di residenza, l’indirizzo e-mail e un testo che formalizzi la volontà di opporsi.

Esempio:

STEP 3

  • Cliccare sul tasto “Invia”.
  • Confermare l’indirizzo e-mail inserendo il codice ricevuto.
 
 
  • Una volta inserito il codice di conferma il modulo mostra il seguente messaggio:
 
 

STEP 4

  • Attendere e verificare di aver ricevuto la seguente e-mail, che conferma che l’operazione è andata a buon fine.
 
Meta può rifiutare l’opposizione all’AI?

Meta dichiara di controllare le richieste di opposizione ricevute “in conformità con le leggi pertinenti sulla protezione dei dati”. La Società si riserva di valutare le motivazioni addotte e non è detto, pertanto, che all’opposizione venga effettivamente dato seguito.

Inoltre, Meta non esclude che le informazioni degli utenti possano comunque essere utilizzate, anche in caso di opposizione, per sviluppare e migliorare i propri servizi di intelligenza artificiale.

 
Vi sono altre forme di tutela per gli utenti?

Come anticipato, l’associazione NOYB ha richiesto l’attivazione di una procedura di urgenza che potrebbe portare ad un divieto provvisorio dei trattamenti svolti da Meta, in attesa che si esprima il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (l’EDPB).

A sostegno della causa, tutti gli utenti interessati possono liberamente presentare reclamo all’Autorità di controllo competente. In Italia il reclamo può essere proposto dinanzi al Garante per la protezione dei dati personali, seguendo la procedura disponibile qui.

Se ti interessa approfondire il tema dell’Intelligenza Artificiale e le implicazioni per la protezione dei dati personali, ti informiamo che stiamo sviluppando una serie di percorsi formativi dedicati, a partire dal modulo e-learning “Privacy e Intelligenza Artificiale nei luoghi di lavoro”. 

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